About me

 
Salvo Riina è nato a Palermo il 3/05/1977.
Ha conseguito il diploma di geometra presso ITCG Don Calogero di Vincenti di Bisaquino (Pa).

Ha frequentato la facoltà di Economia e Commercio presso l’università dell’Aquila e quella di Scienze dell’Educazione e della Formazione presso l’università di Padova.

Attualmente lavora presso la Coop Diogene di Padova come addetto alla segreteria.


 
 

“Faber est suae quisque fortunae”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

Riina Family Life…

 

Salvo Riina è il terzogenito dei quattro figli di Totò Riina e Ninetta Bagarella, Giovanni, il secondogenito sta scontando l’ergastolo come suo padre Totò.
Salvo Riina, di un anno più piccolo di Giovanni, ha da poco finito di scontare una condanna a 8 anni e dieci mesi per associazione mafiosa. Ora vive a Padova dove è sottoposto per i prossimi due anni a libertà vigilata.
Suo padre, Totò Riina, è indicato da tutti come “il capo dei capi” di Cosa Nostra e sta scontando il carcere a vita al 41 bis, essendo stato riconosciuto colpevole di omicidi efferati.
Salvo Riina comunque ha sentito il bisognno di scrivere questo libro, non per contestare le varie condanne dei giudici, ma per descrivere dall’interno la sua famiglia, per mostrare le dinamiche che si sviluppano in una famiglia in cui i figli, appena adolescenti, sanno che il loro padre si chiama Giuseppe Bellomo e di professione fa il geometra, che non possono frequentare nessun tipo di scuola, che più volte all’anno cambiano casa, e che tutti rispettano, dovunque vadano ad abitare, questo strano geometra.

E questo fino al gennaio del 1993, quando Totò Riina viene catturato.
Vanno ad abitare a Corleone, di cui tanto avevano sentito parlare ma non ci avevano mai messo piede.
Ha inizio così la presa di coscienza di chi sia effettivamente stato il loro padre, inziano a rendersi conto di quanto sia difficile vivere essendo seguiti passo passo dalle forze dell’ordine e quanto sia arduo, se non impossibile, cercare una propria strada con quel cognome che si ritrovano.
Si rafforza però anche la consapevolezza che comunque Totò Riina è stato il padre con cui hanno giocato, vissuto e che hanno amato.
Ne esce uno spaccato di vita familiare del tutto diverso dall’ordinario, che ci mostra non “il capo dei capi” ma un uomo con le sue debolezze, con i propri sentimenti.
Risalta inoltre l’atteggiamento della mamma, Ninetta Bagarella, che ha svolto il ruolo di “insegnante a domicilio” per la preparazione dei propri figli, non avendo avuto la possibilità di frequentare le scuole normali essendo nati “in latitanza”.
E per questo il rapporto dei quattro figli con la mamma è stato, ed è, molto stretto.
Una biografia che è una novità assoluta nel suo genere e che, a saper leggere in filigrana, comunica momenti e situazioni che mai avremmo pensato potessero svilupparsi in una famiglia tanto particolare.
Alla fine è il tentativo di aprire un dialogo con i tanti lettori che leggeranno queste pagine.
È forse proprio questo il motivo vero per cui Salvo Riina ha voluto scrivere questo libro.
Dopo tanto silenzio è finalmente giunto il momento di mostrare quella che è stata la famiglia di Totò Riina

 
 


 

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